Palazzo Simi sorge in Strada Lamberti, in un’area di grande interesse storico tra la Cattedrale di Bari e la parte meridionale delle mura cittadine.
Costruito su una chiesa bizantina, è un tipico esempio di casa palatiata di epoca rinascimentale che custodisce nel piano inferiore un fondamentale capitolo della storia della Bari sotterranea.
Il palazzo è stato costruito nel ‘500, ma dalla fine del XVII secolo diventa di proprietà dei Simi de Burgis, un’antica famiglia patrizia di origine lucchese. La dimora diviene un vero e proprio palazzo di famiglia, composto da una sala, dieci camere, un camerino e “tre alcovi”. Rimasto di proprietà della famiglia Simi fino ai primi del 1900, successivamente il palazzo è smembrato e venduto a più nuclei familiari che ne ricavano più case.
Sotto l’attuale piano terra del palazzo, ci sono elementi di particolare interesse storico: un antico forno utilizzato per la cottura di pietanze da chi quel palazzo l’ha effettivamente vissuto per secoli, a partire dalla famiglia così come dalle diverse famiglie di ceto basso che vi hanno abitato per diversi anni che lo usavano come forno comune.

I resti murari nei sotterranei di Palazzo Simi, rappresentano uno spaccato di Bari medievale, bizantina e romana: strutture murarie di epoche diverse si sovrappongono le une alle altre, attestando il graduale innalzamento di livello della Città Vecchia nel corso dei secoli.


All’interno di Palazzo Simi, anche una mostra delle ceramiche maggiormente diffuse nella Puglia antica, in un’epoca in cui si affermano nell’artigianato locale, modelli provenienti dal mondo greco.



